Accesso ai servizi

Storia

Molare è sorto, come tanti altri borghi della zona, all'ombra di un castello.
Il nome di Molare ha una etimologia assai controversa.
La più accreditata, riportata dal Casalis, ritiene il nome di Molare derivato da "saxa molaria", cioè da una cava di pietre da macina esistente nella vicina depressione del rio Fontana.
I marchesi del Bosco furono i primi signori di molare.
All'ombra del loro castello verso il 1250, per ragioni di maggior sicurezza si addensò la maggior parte della popolazione delle campagne, ossia l'antichissimo borgo di Cerriato e di Campale.
In seguito, avendo Agnese, figlia ed unica erede di Guglielmo, marchese del Bosco, ramo alermico, sposato Federico dei marchesi Malaspina di Gavi, gli portava in dote metà delle terre di Molare, Cremolino, Cassinelle, Morbello.
Tomaso Malaspina, figlio di Agnese, si fece costruire un castello con attigua torre e vi stabilì la sua residenza - anno 1278 Isnardo Malaspina, succeduto a Tomaso, portò la sua residenza in Cremolino e nel 1327 emanò gli Statuti che regolarono le vicende della comunità di Molare fino al 1467, anno in cui si estinse la Signoria dei Malaspina di Cremolino e la comunità di Molare si diede in balia dei marchesi del Monferrato, dai quali ottenne particolari concessioni di autonomia.
Dell'antico castello, dimora dei marchesi del Bosco, Malaspina e Spinola, come pure della torre e della porta detta del Ponte, non rimane più alcuna traccia.